Stiamo vivendo un 2020 di grandi stravolgimenti. Nel campo dei motori è partita la folle corsa all’incentivazione del mercato eco-sostenibile dopo la valutazione dell’impatto ambientale zero dovuto alla limitata movimentazione dei mezzi a propulsione endotermica nel corso del lockdown.
Le auto Diesel sembrano allontanarsi sempre più dall’immaginario comune ma nonostante questo sono tanti i vantaggi che possiamo attribuirgli. Chi è passato all’auto elettrica tenta di adeguarsi ma ci sono evidenti disparità che decretano una vittoria sicura per le auto a gasolio. Ecco quali sono tutti i motivi mentre arriva il nuovo motore Dual Fuel che sta facendo tanto discutere.
Il Diesel è tutt’altro che morto: ecco i vantaggi che i detentori di auto elettrica vorrebbero avere
Volendo aprire la discussione in merito al confronto diesel vs elettrico partiamo dal prezzo. Questo ha un’azione ambivalente sia per quanto riguarda l’acquisto diretto in concessionaria sia per il mantenimento dovuto all’ordinaria manutenzione del mezzo. La vettura Diesel prevede il regolare tagliando ed un costo al dettaglio notevolmente inferiore rispetto alla controparte, anche a fronte degli importanti incentivi del bonus mobilità. La EV, invece, prevede non soltanto il tagliando ma anche il controllo batterie per componenti che perdono densità energetica e capacità nell’arco di un decennio in condizioni normalizzate di utilizzo e temperatura. Di fatto le celle rappresentano il motivo per il quale esiste l’evidente differenza di prezzo.
Sul piano pratico, invece, parliamo del rifornimento. Bene, qui scatta la domanda: “Quanto tempo e denaro impieghi per fare il pieno di Diesel?”. La risposta è diretta, ovvero poco e giusto. In meno di 5 minuti netti siamo in grado di riempire il serbatoio con tempi morti ridotti al minimo ed un costo tutto sommato equo. Per le auto elettriche, invece, servono tanto più soldi quanto più veloce è la ricarica ed un limite di tempo piuttosto ampio: Oltre questo si devono ben calibrare tempi modalità di ricarica vista la scarsità di colonnine. Le infrastrutture sono in corso d’opera anche per le autostrade ma per il momento le istituzioni impongono trafile burocratiche eccessive con una concorrenza pari a zero che matura un costo medio (in assenza di opportuni piani di abbonamento) pari a circa 0,50 Euro per KW.
Sul piano inquinamento, invece, ci si aspetta un severo cambio di rotta per fabbriche il cui tasso di conversione verso la produzione con energie verdi è del 65%. Ciò si traduce nei risultati ottenuti dal CES-IFO di Monaco di Baviera che ha rivelato come una Tesla Model 3 inquini oltre la soglia di una Mercedes Classe C equivalente.
Per finire si cita la nuova tipologia di motore Diesel Metano che, come già visto, ha consentito di ottenere un sensibile aumento dell’autonomia con un abbassamento consistente del prezzo del carburante senza intaccare le performance della Jeep Grand Cherokee 3.0 Multijet 250 Cv 4X4 Limited usata per la prova sul campo.
Case costruttrici ed enti credono che il futuro dell’eco sostenibilità del segmento mobilità possa legarsi all’uso del motore ad idrogeno. Ma è fin troppo presto per parlarne visto che si stima una reale incidenza di mercato solo per il prossimo 2030. Vi terremo costantemente aggiornati sullo stato di sviluppo e le future evoluzioni del comparto automotive. Seguiteci per ulteriori info.