Si continua a discutere fortemente sul disastro nucleare avvenuto nel 1986 a Chernobyl, una piccola cittadina che ha subito forti danni in quel fatidico giorno. Ancora oggi, nonostante gli anni passati, numerosi ricercatori e scienziati sono incuriositi dai segreti nascosti e proprio per questo motivo che sono sempre alla ricerca di risposte per ricostruire ogni minimo dettaglio.
In particolare alcuni scienziati e ricercatori hanno effettuato delle ricerche e analisi in merito ad alcune radiazioni minime rilevate nel Nord Italia, Francia e Germania scoprendo qualcosa di veramente interessante. Ecco i dettagli.
Chernobyl: nuove indagini sulla città radioattiva, ecco cosa hanno scoperto alcuni ricercatori
Un gruppo di ricercatori ha scoperto qualcosa di interessante con le ultime indagini effettuate sulle radiazioni rilevate nelle zone descritte nel paragrafo iniziale. Esiste un fungo con delle qualità un po’ particolari che gli permettono di fare una sorte di scudo contro le radiazioni.
Questo fungo si chiama cladosporium sphaerospermum e Clay Wang proveniente dall’University southern california ha pensato di testare gli effetti positivi anche su Marte. In particolare, dichiara in una recente intervista: “È già stato in grado di assorbire i dannosi raggi cosmici sulla Stazione Spaziale Internazionale. Potrebbe essere potenzialmente utilizzato per proteggere le future colonie di Marte. I progressi nell’uso dei poteri dei funghi per scopi medicinali sono stati graduali, ma sono stati potenziati negli ultimi anni da uno studio in corso che ne ha visto inviare campioni nello spazio. Coltivandolo nella Stazione Spaziale Internazionale, dove il livello di radiazione è aumentato rispetto a quello sulla Terra”.