Potreste pensare che la presenza di un lucchetto all’interno di chat e gruppi WhatsApp possa significare immunità assoluta contro le spie. Neanche Telegram riesce ad offrire un layer di sicurezza di alto livello nonostante la presenza delle chat segrete e di una politica privacy davvero molto restrittiva nei confronti di enti, autorità e Governi. Tutto ciò che viene pubblicato o condiviso online è sempre potenzialmente online, in un modo o nell’altro.
Più volte Mark Zuckerberg è stato posto di fronte al Gran Giurì per l’utilizzo in debito dei dati personali degli utenti. Popolazione digitale che non ci sta più dopo aver scoperto l’esistenza di una nuova app segreta, divenuta tale dopo le segnalazioni fatte pervenire da esperti di IT Security del calibro di Edward Snowden. Stiamo chiaramente parlando di Signal, ad onor del vero poco usata ma rispetto alle antagoniste ma da prendere in seria considerazione per una comunicazione che vesta il mantello dell’invisibilità in ogni contesto. Scopriamo perché è così unica.
WhatsApp e Telegram; anni di servizio buttati al vento dopo l’arrivo della nuova app
Il CEO di Twitter la usa ogni giorno mentre Snowden è fermamente convinto del fatto che non esistei una piattaforma che meglio possa rappresentare il concetto di privacy digitale. L’app chiamata Signal è tutto questo e molto altro. Non rinuncia a messaggi arricchiti con emoji Unicode aggiornati, GIF, sticker e potenti strumenti convenzionali di condivisione per foto, video e documenti. Ogni cosa è al posto giusto con l’inclusione di un sistema di messaggistica ad alto livello di riservatezza.
La funzionalità di protezione è garantita da algoritmi logico-matematici di alto livello che vanno ben oltre l’uso del sistema di chiavi pubblico-provati con crittografia militare. Un’intelligenza artificiale è preposta al mixaggio delle cifre alfanumeriche identificative concesse dal server per l’identificazione utente. Si rimane perfettamente aononimi sia per l’uso dei semplici messaggi e dello share che per chiamate e video chiamate che tutto sommato risultano essere, nonostante quale rallentamento dovuto al processo di riconversione dei pacchetti, perfettamente funzionali.
L’app gratuita è disponibile come download dal Play Store di Google e per gli iPhone. Ma non solo. Gli utenti fedeli alla piattaforma possono continuare a chattare e condividere in sicurezza anche da PC, Linux e macOS grazie al software creato ad hoc. Ogni limite è solo un’idea. Chattare non è mai stato così piacevole e sicuro. Lontani da occhi ed orecchie indiscrete grazie anche ai messaggi a tempo che molti utenti WhatsApp stanno ancora aspettando da mesi.