Il motivo è legato proprio alle fonti di alimentazione; pur potendo contare su tecnologie sempre più sviluppate, non avendo sistemi di alimentazione adeguati siamo costretti a limitarne le applicazioni. Se fosse solo per lo sviluppo tecnologico di chip e transistor potremmo disporre, ad esempio, di smartphone molto più potenti di quelli che attualmente sono in commercio; tuttavia finirebbero irrimediabilmente per scaricarsi dopo una manciata di minuti. Appare dunque evidente come la partita per il prossimo skip tecnologico si giochi quasi esclusivamente sul fronte energetico.
Ma non solo tecnologia e smartphone, anche le auto elettriche puntano molto sullo sviluppo delle batterie. Come annunciato dallo stesso Elon Musk durante l’evento “Battery Day” la Tesla sta lavorando alla produzione di una nuova batteria che possa aumentare del 16% l’autonomia e ridurre anche del 50% i costi di ricarica.
D’altronde, come annunciato durante lo stesso evento, Tesla ha intenzione di lanciare, nel giro di un paio di anni, una vettura elettrica dal prezzo non superiore ai 25’000 euro. Se il progetto dovesse andare in porto, con l’applicazione di queste nuove batterie, il colosso americano potrebbe davvero sfondare nel mercato dell’auto; non sarebbe a quel punto impensabile assumere una posizione dominante a prescindere dalla natura elettrica o meno del veicolo.