Si calcola una perdita di circa 80 miliardi di dollari; il tutto al netto dei circa 120 miliardi di euro che i governi di tutto il mondo hanno messo a disposizione delle compagnie. Le conseguenze dirette di questa triste situazione sono i numerosi licenziamenti, calcolati sull’ordine della 400 mila unità, e i molti aerei rimasti a terra.
Il periodo estivo aveva instillato una piccola speranza per le compagnie aeree che avevano visto una timida ripresa; tuttavia le nuove ondate di diffusione del virus
hanno dei definitivamente smorzato gli entusiasmi. La compagnia IAG, controllante sia di Lufthansa che di British Airways, ha registrato un calo delle quotazioni in borsa del 62%. Tra aprile e giugno la compagina Air France KLM ha perso invece 2,6 miliardi di euro. Tra le più colpite anche EasyJet con un calo vertiginoso dei ricavi che ha raggiunto il 99%.Le stime per il futuro delle compagnie aeree poi non lasciano ben sperare; si stima che la situazione non volgerà ad una normalizzazione prima del 2024. Sono molte le compagnia che, per cercare di arginare questo profondo rosso dei ricavi, si sono ingegnate con nuove proposte come quella di Qantas; la compagnia ha infatti messo a disposizione, con un discreto successo, i “voli verso il nulla” 7 ore di volo nei cieli australiani.