Il codice della strada si modifica e porta con sé nuove restrizioni, specialmente in campo di tempistiche. Una rivoluzione incerta quanto pericolosa per chi non è abituato in campo di semafori e luce gialla. Contro le nuove decisioni è l’ACI a muoversi per prima assodando che i nuovi tempi non sono realistici: tre secondi possono dunque bastare agli automobilisti?
Le discussioni in merito alle nuove regolamentazioni si stanno facendo sempre più accese tant’è vero che il Codice è stato già ampiamente bocciato da tutti.
Semafori a luce gialla per soli tre secondi: in campo stradale nasce un dibattito forte
Il primo a muoversi nel dibattito infuocato è proprio Enrico Pagliari, ingegnere e dirigente dell’area tecnica ACI. A seguito di una simulazione sullo spazio d’arresto, lo stesso Dottore ha appurato che la “durata del giallo non deve essere regolamentata dal codice della strada. Non ci può essere una soluzione unica, è matematico. Il giallo deve durare il tempo necessario affinché io liberi l’incrocio. Quindi viene calcolato dalla distanza della manovra più lunga diviso la velocità di quell’intersezione“.
Il dirigente non è però l’unico dalla parte degli automobilisti, a tal proposito anche Giordano Biserni, portavoce dell’Asaps, condivide l’opinione precedente. Secondo lo stesso sarebbero necessari almeno 4 secondi per evitare il rischio di tamponamenti a causa di frenate brusche; opinioni condivise da Mauro Antonelli, Unione Nazionale Consumatori, il quale appoggia l’idea annoverando la tesi che il guidatore spende almeno un secondo per reagire al cambio di luce sui semafori.
Concludiamo rammentando che le sanzioni per la bruciatura dei semafori variano da 167 euro a 223 in base all’orario. La decurtazione dei punti, invece, parte dai 6 per arrivare a 12 nel caso di neopatentati.