La tanto detestata Equitalia non c’è più da un bel po essendosi accorpata alla sezione Ente Riscossione della ben nota Agenzia delle Entrate. Nonostante il coming-out dal sistema fiscale gli effetti delle sue decisioni arrivano ai giorni nostri dopo una sentenza della Corte di Cassazione che ha segnato la storia.
In virtù di quella che è stata battezzata come Ordinanza n. 28072/2019 si dispone il veto incondizionato ai solleciti inerenti la chiusura delle cartelle esattoriali. Al centro delle questione vi sono le dispute economiche contestate su multe e bollo auto insieme a tutta un’altra serie di posizioni debitorie rimaste negli anni insolute.
Attraverso questa decisione altamente contestata si conferma l’annullamento coatto dei debiti e degli interessi di mora maturati dagli evasori fiscali per quanto riguarda le cartelle Equitalia comprese nei faldoni 2000-2010. Niente da fare. Ecco quanto è lo sconto applicato dal Fisco dopo la discutibile presa di posizione delle autorità giudiziarie.
Si parla della chiusura dei contenziosi con uno sconto applicato ai contribuenti-sanguisuga di ben 1000 Euro. Non viene specificato se tale cifra si possa riferire ad una singola posizione di debito oppure a più cartelle precedentemente aperte.
In ogni caso la decisione è scatenata in malcontento con il Premier di Governo Giuseppe Conte giustamente intervenuto ai microfoni della stampa. Nell’occasione ha contrastato le opinioni di Matteo Salvini che dalla sede della Lega si è detto soddisfatto della decisione presa a valle di un periodo critico dal punto di vista economico italiano.
Ecco che cosa ha riferito Conte ai microfoni de “Il Fatto Quotidiano”, dove non ha fatto certo segreto della sua personal indignazione:
“Ciò crea un precedente per eventuali future problematiche legate alla gestione dei capitali. Soprassedere sulla questione debiti consente l’incentivazione del reato. Tutto ciò attua un ammanco dei capitali dello Stato ed un precedente importante nella gestione della Pubblica Amministrazione”.