Se per quanto riguarda quota 100 si va verso un totale stravolgimento non sembra lo stesso per il reddito di cittadinanza. D’altronde l’Italia è, in questo momento, il secondo paese europeo, davanti solo la Grecia, con il più alto debito pubblico; va da se che la situazione, in un contesto critico come quello attuale, necessita di una soluzione.
In una nota dei deputati M5S della commissione Lavoro si dichiara:” Condividiamo la necessità di ottimizzare la parte relativa alle politiche del lavoro, espressa anche dal presidente Conte, in particolare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Per raggiungere questo obiettivo, non si potrà prescindere da un confronto in sede parlamentare per trovare in maniera condivisa le soluzioni più adatte a favorire il più possibile l’occupazione dei beneficiari.
La nota continua poi sottolineando come:”Siamo consapevoli di dover garantire controlli sempre più capillari sui percettori del reddito così da assicurare il sostegno a chi davvero ne ha bisogno, ma dal reddito di cittadinanza non si torna indietro. Una volta partita la fase due, sarà ancora più chiaro quanto sia imprenscindibile per l’inserimento lavorativo di tutti i beneficiari occupabili”.