La Francia invece ha stabilito di consentire l’istallazione dei dispositivi ma anche di non rinnovare le licenze il cui termine è stabilito nel 2028. In Italia invece la Vodafone ha deciso di escludere Huawei così come fatto nel resto d’Europa; discorso a parte per TIM che ha si escluso Huawei ma che ha voluto specificare come sia stata una scelta di carattere “industriale”.
A rincarare la dose, e a ribadire una volta di più come la strategia americana sia aggressiva sul tema, c’ha pensato il sottosegretario a gli Affari di Stato Keith Krach. Il sottosegretario ha dichiarato: “Venditori ad alto rischio e non sicuri come Huawei e ZTE offrono al governo autoritario del PCC la possibilità di interrompere o usare come un’arma applicazioni critiche nelle infrastrutture o fornire avanzamenti tecnologici alle forze militari cinesi”.
Gli Stati Uniti sostengo inoltre che Huawei sia coinvolta insieme al governo cinese in alcuni casi di abuso dei diritti umani; nello specifico quelli perpetrati sui musulmani uiguri. Questa minoranza cinese infatti è stata tristemente deportata nei campi di rieducazione