In tempi di Coronavirus le mascherine sono ormai essenziali per convivere con questo nemico invisibile che ogni giorno colpisce migliaia di persone. Purtroppo la paura è ancora tanta ed è necessario proteggersi e tutelare i nostri cari indossando dei dispositivi di protezione individuale e prestare molta attenzione soprattutto quando siamo fuori casa.
Fortunatamente adesso è molto più facile trovare delle mascherine e del disinfettante in commercio, differentemente da qualche mese fa. Purtroppo, però, c’è ancora chi si approfitta della situazione e soltanto per denaro truffa il prossimo.
In Trentino Alto Adige, in Toscana, in Lombardia, in Lazio e in Campania sono state vendute ad enti e privati delle mascherine FFP2 non conformi da un’azienda lucchese. La Guardia di Finanza ha sequestrato a Livorno ben 64mila mascherine FFP2 (tipo K95) e il responsabile della vendita è stato denunciato per frode nelle forniture pubbliche e frode in commercio.
Mascherine FFP2 false vendute: una recente frode colpisce migliaia di persone
Sui notiziari televisivi e in rete non si fa altro che parlare di questa notizia e secondo le indagini condotte, le mascherine sequestrate sono state importante da una società con sede a Lucca. Questa società si è servita di un volutary certificate piuttosto di una regolare certificazione Ce per poter importare le mascherine e immettere in commercio.
Le indagini, inoltre, hanno scoperto che tali certificati di cui la società si è servita per la certificazione arrivano da un ente polacco dopo aver ricevuto la richiesta dallo stesso cliente importatore. Tale ente, spiega la Guardia di Finanza, era organismo europeo notificato ma non per la certificazione di Dpi.