App immuni I download dell’App Immuni registrano negli ultimi giorni un lieve aumento che la parta a circa 6,6 milioni di utenti raggiunti. Con queste cifre l’applicazione dovrebbe essere presente nel 17% degli smartphone se si escludono quelli posseduti da gli under 14. Uno dei problemi dell’applicazione era quello di non poter comunicare con le sue controparti di altre nazioni.

Adesso però l’App Immuni, a partire dalla metà di ottobre, sarà tra le prime applicazioni per il contact tracing a supportare l’interoperabilità. Grazie a questo sistema, chiamato Gateway, le varie applicazioni sviluppate in tutta Europa saranno in grado di comunicare tra loro; a fare d’apri pista, oltre all’Italia, anche Germania e Irlanda.

App Immuni: la diffusione del contact tracing in Europa

 

L’applicazione di questo nuovo sistema di collegante tra device potrebbe di sicuro garantire un notevole apporto nella lotta alla diffusione del Covid 19. In fondo sono 15 i paesi europei che utilizzano o stanno per attivare un’app per il contact tracing; insieme all’Italia con l’App Immuni, anche Germania e Irlanda, Austria, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Lettonia, Malta, Olanda, Spagna, Polonia, Portogallo e Repubblica Ceca. A questi si aggiungeranno a breve anche Belgio Cipro e Lituania.

La media europea di download si attesta sul 10%; una media che comunque ha permesso di salvare più di qualche vita. Basti pensare che solo in Italia le persone positive che possedevano l’App sono state 299. Le notifiche di contatto con una persona risultata positiva invece sono 4’490. Sono inoltre 10 i positivi che possedevano immuni quando sono entrati in contatto con un altro positivo. L’app Immuni, insomma, ha evitato la diffusione di più di un potenziale focolaio.

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