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Fisco: attenzione ai controlli incrociati, in mezzo anche le banche

Niente da fare per gli evasori del Fisco. La nuova messa a punto del sistema di controllo sembra funzionare. L’Agenzia delle Entrate usa la cautela passiva per chiudere i conti in positivo. Invia una semplice notifica di mancato pagamento per le tasse e le imposte prima di chiamare in causa le banche ed i nuovi elementi di supervisione digitale che fanno uso dell’intelligenza artificiale per creare un profilo economico completo. Ecco cosa succede con la nuova Riforma.

 

Fisco spietato: paga oppure prendiamo i tuoi soldi dopo aver controllato tutto

Il tempo massimo per procedere in modo spontaneo al riempimento delle lacune finanziarie contestate dal sistema fiscale italiano è di ben 60 giorni. Il tempo non manca. Nel caso in cui tale limite venisse oltrepassato scattano i controlli del Fisco con azioni coordinate da una nuova AI in grado di tracciare movimenti, giacenze medie e patrimoni di ogni tipo. Lo scopo è quello di rendicontare il profilo economico per riempire i buchi del sistema fiscale che vengono contestati all’atto della presentazione delle cartelle esattoriali.

Bancarotte e frodi vengono bypassate da una manovra fiscale prepotente nei confronti degli evasori fiscali pronti a truffare lo Stato Italiano. Il recupero coatto del credito avviene decorso il termine ultimo delle procedure.

Dopo tale lasso di tempo si scandaglia ogni conto corrente, carta di credito, libretto o altro patrimonio disponibile. In caso di esito positivo e saldo sufficiente a coprire il debito col Fisco i soldi vengono prelevati con il contribuente che non può fare altro che accettare tacitamente la nuova imposizione. Di fatto il ruolo del Giudice di Pace è venuto meno con la Riforma 2020. Pagheremo il conto, in un modo o nell’altro.

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Pubblicato da
Domenico