In radio ed ai TG se ne sente parlare ormai da giorni. L’argomento topico è il nuovo asteroide che causa un momento di grande incertezza per il futuro del pianeta Terra. Fino a questo momento abbiamo assistito al passaggio di numerosi corpi celesti. Alcuni, come 9942 Apophis hanno causato il panico a causa delle loro ingenti dimensioni e delle rotte prossime alla nostra atmosfera. Ma il pericolo del momento è un altro.
Fino ad oggi NASA ed ESA non erano mai state così in apprensione per il rischio di collisione più alto che si sia mai conosciuto. Tanto concreto da impensierire le due famose agenzie euro-americane che stanno concordando un piano per sventare una minaccia sempre più vicina: Ecco le novità per il nuovo meteorite.
Asteroide. Terra in pericolo dopo la conferma della minaccia, ansia delle agenzie per il potenziale impatto letale
Per scardinare isterie di massa e pericoli derivanti da un impatto letale si è messa a punto la nuova missione Hera che conta sula partecipazione di NASA ed ESA. L’azione vede un contratto da 129,4 milioni di euro atto consolidare un piano di difesa planataria per un meteorite la cui azione si concretizzerà nel 2024. Non tanto lontano dai giorni nostri.
L’Italia è tra i Paesi partecipanti all’azione insieme a Belgio, Lussemburgo, Portogallo Repubblica Ceca, Romania e Spagna.
Franco Ongaro, direttore della Tecnologia, ingegneria e qualità dell’Esa e responsabile del centro per la scienza e la tecnologia dell’Esa (Estec), ha fatto sapere che:
«il nuovo accordo è estremamente significativo perché corona l’idea di Andrea Milani, proposta molti anni fa».
L’inedita intesa consolida il rapporto tra il nuovo ed il vecchio continente per una delle missioni forse più importanti della storia dell’Astronomia. In una recente intervista Ongaro ha fatto sapere:
«Sull’idea di Milani la Nasa ha organizzato una missione e ci ha chiesto di partecipare. È una missione fondamentale perché stiamo aumentando la capacità di scoprire e edere nuovi asteroidi ed è la prima volta che nella realtà si prova a deviare la traiettoria di un asteroide: vogliamo vedere se ci riusciamo e se in futuro saremo in grado di farlo».
Alla nostra nazione è stato assegnato il compito di realizzare un trasmettitore atto a gestire ed interpretare i segnali degli esperimenti il cui scopo è quello di deviare l’asteroide prima che entri in rotta di collisione con il pianeta causando danni superficiali ed alla popolazione.
Per Eduardo Bellido, amministratore delegato di Thales Alenia Space in Spagna:
«la nostra tecnologia fornirà dati essenziali agli scienziati per stabilire una strategia di difesa del Pianeta».