Sono in atto gli incentivi che spostano l’attenzione degli automobilisti verso le vetture elettriche e quelle con motore Diesel. Tanti preferiscono le ultime nonostante una ferrea campagna di demonizzazione e blocchi ZTL che limitano gli spostamenti nelle nevralgiche aree urbane. Ecco perché c’è delusione per chi è passato ad una EV.
EV contro Diesel: inaspettato risultato premia i motori endotermici
Molti clienti passati al mercato elettrico delle automobili si dicono insoddisfatti per una serie di documentati motivi. La prima cosa che risalta è il prezzo Diesel che alla concessionaria appare notevolmente più basso anche senza incentivi. Le auto elettriche costano inevitabilmente di più.
Oltre il mero aspetto economico esiste anche un disagio logistico e strutturale dovuto ad una poco densa rete di ricarica ed a biblici tempi di attesa alle presa di corrente. Chi offre la ricarica rapida non concorre ad allineare il prezzo o ad offrire una convenienza. Si risparmia tempo ma sicuramente non denaro nonostante gli sforzi profusi da società come Ionity e Tesla. Il rifornimento Diesel continua ad essere il più conveniente nell’attesa che il Governo concretizzi l’equilibrio del prezzi rispetto al benzina. Ma nulla toglie che i tempi morti si riducano in ogni caso a pochi minuti rispetto alle ore richieste per un pieno di elettroni.
Le auto a batteria non brillano nemmeno dal punto di vista dell’inquinamento visto che l’attuale tasso di conversione all’energia green è rispettato soltanto per il 65% in Europa. Le fabbriche responsabili della realizzazione delle batterie usano ancora materiali inquinanti che secondo il test condotto dal CES IFO di Monaco di Baviera registrano la vittoria di una Mercedes Classe C contro un Tesla Model 3.
Per tutti questi motivi e per la burocrazia che limita il numero di installazioni e quindi di spostamenti a lungo raggio i clienti con auto elettrica si dicono insoddisfatti. Siamo ancora in attesa della vera rivoluzione automotive.