I primi tre tipi di truffa digitale possono essere inquadrati nello stesso ambito; la tecnica è quella della clonazione della carta. L’obiettivo di solito è quello di sfruttare il conto della carta Postepay clonata per effettuare pagamenti on line, ricaricare altre carte o schede SIM. Quando si è soggetti a questo genere di truffe la cosa migliore è rivolgersi alla Polizia Postale per sporgere denuncia; in questo modo sarà possibile attuare la procedura di “chargeback” che, entro 60 giorni, permette di annullare i pagamenti non autorizzati.
Un’altra truffa molto diffusa è quella del phishing. La tecnica del phishing consiste nell’inviare email che danno l’illusione di essere comunicazioni ufficiali da parte di Poste Italiane per gli utenti PostePay. Queste email sono facilmente riconoscibili dalla presenza di un link accompagnato dalla minaccia di una multa o dalla promessa di un bonus.
In questo modo gli utenti sono invogliati ad aprire il link, che rimanda ad una pagina clone, in cui verranno richiesti di dati personali dell’utente. Una volta inseriti i dati della propria PostePay il truffatore di turno potrà prendere il pieno controllo dell’account con la possibilità di svuotare in tutta serenità il conto corrente. Per prevenire questo genere di truffe basta ricordare che in nessun modo vengono richiesti dati riservati mediante email o messaggi.