La novità dell’elettrico piace in quanto si prefigge lo scopo di salvaguardare l’ambiente offrendo una serie di incontestabili vantaggi tra cui la silenziosità dei motori, la praticità di ricaricare anche in casa ed alcuni vantaggi economici derivanti dagli incentivi attualmente in corso e dalla possibilità di avere il bollo auto gratis.
Nonostante ciò le auto Diesel restano parte integrante del sistema automotive. Sono pratiche in quanto forniscono possibilità attualmente precluse alle protagoniste del sistema elettrico. Partendo dal prezzo si nota una evidente disparità con l’ago della bilancia che pende a sfavore delle auto a batteria. Costano di più e costa di più mantenerle proprio a causa della presenza di ingombranti e costose batterie. La vita media dei supporti è in genere di 10 anni dopo di che devono essere sostituite con una spesa a carico dell’automobilista.
Oltre l’aspetto puramente economico c’è anche quello pratico che si applica al contesto delle ricariche. Vorreste mettere un paio di minuti di rifornimento di gasolio con svariate ore di attesa sotto il freddo e la pioggia di una isolata colonnina di ricarica? Una cosa impensabile ma attualmente è proprio così per la maggior parte delle auto che non integra un sistema di ricarica rapida. Oltretutto, l’eventuale presenza di questa tipologia di sistema implica costi maggiori. Con IONITY, ad esempio, il tariffario attuale è di 0.70 euro al KWh assorbito dalla rete elettrica. Due conti e possiamo constatare quanto possa costare un pieno di energia.
Per finire il fattore inquinamento con un dibattito chiuso con la recente analisi del CES IFO di Monaco di Baviera che ha finalizzato lo studio sulle emissioni nocive. Nel confronto sono state prese in considerazione una Tesla Model 3 ed una Mercedes Class C Euro 6D-Temp. Secondo voi chi ha avuto la meglio? Con grande sorpresa ha vinto il motore Diesel considerando la mancata conversione delle fabbriche all’energia green ed un ciclo medio di vita utile di 150.000 Km.