Proprio per offrire un’esperienza migliore possibile, gli utenti sono chiamati a fornire delle recensioni che sono basate sulle proprie esperienze nei quartieri della città dove abitano. Allo stato attuale, il compito di mappare la sicurezza della città è stato affidato ad una squadra efficiente di collaboratori. Tuttavia, l’obiettivo è quello di sviluppare un sistema “trust to community
“, ossia che si basi sui dati che gli utenti forniscono in modo tale che loro stessi creino le mappe. In questo modo, gli utenti possono riuscire a percorrere delle strade che possono essere sempre più sicure.La sperimentazione dell’app Freeda sembra essere partita da Torino, città in cui l’app è anche nata. L’obiettivo principale dei suoi sviluppatori è quello di rendere l’applicazione disponibile anche nelle altre città del nostro Paese. L’importanza di un progetto così importante come Freeda è stato già riconosciuto in altre parti d’Italia: la start-up è riuscita a vincere il Primo premio del Civic Hackathon del Comune di Bologna.