Si tratta di un corpo astrale dalle straordinarie specifiche. Qualcosa di molto diverso dal convenzionale, che spaventa. Le sue dimensioni scatenano il terrore dall’altro dei suoi 460 metri di lunghezza per 167 metri di larghezza. La distanza ravvicinata non aiuta a placare i timori di un’isteria di massa che potrebbe materializzarsi entro il 13 Aprile 2029. Dopo il silenzio nuove informazioni giungono alla nostra attenzione per un potenziale attacco planetario degno di rientrare in un clima di assurda Apolicalisse. Ecco cosa è stato scoperto sulla prossima incursione alla Terra.
Generalmente gli asteroidi non superano i 9 metri di lunghezza. Chiaro che osservando i dati di questo nuovo ammasso planetario si intuisce quanto potrebbe risultare pericoloso. Più vicino di alcuni satelliti GPS in orbita nella nostra atmosfera si preparerebbe ad attraversare il globo ad una velocità davvero incredibile.
Paul Chodas – direttore del Centro per gli studi sugli oggetti della Terra del JPL – ha chiarito che:
“Apophis è un rappresentante di circa 2.000 asteroidi potenzialmente pericolosi attualmente noti“.
Serve mettere in atto in piano di difesa planetaria in virtù di quello che sarà un secondo passaggio previsto entro il 2036. Per il momento pare possiamo dirci al sicuro sulla base di una valutazione di impatto che si riduce ad una possibilità su 100.000 per un possibile schianto al suolo.
Secondo lo scienziato radar del Jet Propulsion Laboratory della NASA, Marina Brozovićl:
“L’approccio ravvicinato dell’Apophis nel 2029 sarà un’incredibile opportunità per la scienza. Con l’uso di elescopi ottici e radar sarà possibile osservare i dettagli superficiali di pochi metri.“
Lo si vedrà nei tempi e nei modi indicati a cavallo tra Australia ed USA per una rotta segnata dall’arco oceanico che dall’Indiano sfocia nell’Atlantico.