A settembre, complici i nuovi Eco Bonus, il mercato automotive ha fatto un timido balzo in avanti del 9,5% rispetto al mese precedente con un record di vendite atteso dopo il lockdown. Ma la ripresa è davvero blanda con le Associazioni che avanzano l’ipotesi di nuovi stanziamenti nel settore delle auto Diesel prossime alla chiusura degli incentivi entro questo mese.
Il motivo per cui tanti clienti continuano a scegliere il motore a combustione endotermica è presto detto: praticità. Oltre la puro fattore economico che vede una netta vittoria della vecchia tecnologia c’è anche quello del rifornimento. Molti automobilisti, infatti, hanno appreso a loro spese gli svantaggi del possedere una EV. Viaggi brevi e lunghe soste alla presa di corrente a prezzi spesso poco ragionevoli.
Oltre questo, i punti di ricarica carenti
inficiano ogni vantaggio confermandosi del tutto assenti lungo le tangenziali e nei punti nevralgici a lunga percorrenza. Il tempo per ricaricare una vettura a batteria vanno da mezz’ora a diverse ore da trascorrere esposti a vento, pioggia e noia mortale. Con il Diesel, invece, bastano pochi minuti per essere pronti a ripartire.Molto si potrebbe dire sul fattore emissioni nocive dopo la maturata convinzione della CO2 zero per le auto elettriche. Non è così dopo la valutazione del CES-IFO di Monaco di Baviera che ha visto il confronto tra una Tesla Model 3 ed una Mercedes Classe C. Nessuno poteva aspettarsi la vittoria della berlina tedesca. Ciò si deve alla valutazione del tempo di obsolescenza degli ionio di litio che compongono le batterie. Secondo stime, infatti, la durata massima delle batterie è di 10 anni o 150.000 Km prima del degrado chimico degli elementi. La resa diminuisce costringendo l’automobilista al cambio batterie che costa parecchi soldi e tante emissioni da fabbriche che non sono ancora convertite in chiave green.
Questi sono tutti i motivi che al momento fanno desistere alcuni automobilisti al passaggio verso le EV. Problemi che saranno risolti per grado una volta stabilito un piano per la sburocratizzazione e l’ottimizzazione delle auto e delle infrastrutture.