L’arma del Fisco Italiano è puntata verso i contribuenti che si concedono qualcosa di troppo risultano al di fuori dei limiti indicati. Una delle cose che non viene considerata dal contribuente medio è l’acquisto di una nuova auto che viene considerata a tutti gli effetti come un bene di lusso.
Nonostante sia ormai diventata un’esigenza, un’autovettura è categorizzata come bene non primario e sottoposta a serrati controlli fiscali sulla base di una ben determinata serie di valutazioni. Tra le cose prese in considerazione dal Fisco vi è il reddito dichiarato
che consente di stabilire se sia o meno possibile per il contribuente permettersi una certa autovettura. Nel caso in cui risulti liquidità non dichiarata o impossibilità di permettersi i rinnovi di polizze assicurative, bollo auto, revisione e carburante scattano i controlli. L’Agenzia delle Entrate potrebbe così intervenire.La prima fase passa per un questionario che chiede di definire precisamente la propria posizione economica. Un controllo preventivo che viene incrociato con i dati del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) in riferimento ai dati tributari. A questo punto c’è l’azione del redditometro che controlla l’effettiva disponibilità economica del soggetto comparando la dichiarazione dei redditi con le spese effettivamente sostenute. Uno scostamento superiore al 20% fa scattare la sirena fiscale con conseguente controllo sulle finanze personali e la loro effettiva disponibilità onde accertare il principio di evasione fiscale.