Dopo aver dovuto interrompere forzatamente ogni partnership con Huawei, sembra che TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company) potrà tornare a collaborare con il gigante Cinese. Il chipmaker taiwanese e il brand cinese collaboravano attivamente fino all’arrivo del ban e delle relative restrizioni che hanno portato ad un cambiamento in corsa dei piani delle due compagnie.
Infatti TSMC utilizza tecnologie americane per la realizzazione dei chip che produce. Il Ban americano non permette quindi che le tecnologie USA vengano utilizzare per realizzare componenti destinati ad aziende nella blackslist salvo in caso di una licenza speciale.
Secondo un nuovo report, sembra che TSMC abbia ottenuto proprio questa licenza anche se con alcune limitazioni. Il chipmaker potrà collaborare con Huawei per realizzare elementi già “maturi”. Al momento non è chiara la definizione di “maturi” ma possiamo ipotizzare che si tratti di chip già realizzati in passato o che fanno riferimento a tecnologie già conosciute.
Secondo un elenco preliminare condiviso dalla fonte indica addirittura si fa riferimento a SoC realizzati con processo produttivo a 28nm o maggiori. Se si considera che attualmente si stanno producendo e sviluppando SoC realizzati con processo produttivo a 7nm, 5nm e 3nm si tratta di una licenza estremamente limitante. Di fatto si escludono i nuovi chip su cui TSMC sta lavorando o che realizzerà in futuro.
Resta da capire a questo punto come intenderà muoversi Huawei considerando che tra qualche giorno arriverà sul mercato la nuova famiglia Mate 40. Il brand potrebbe decidere di puntare ad un debutto esclusivamente domestico per i primi tempi per poi espandere la disponibilità.
Bisognerà attendere maggiori dettagli che certamente emergeranno nel corso dei prossimi giorni per capire meglio la situazione e valutare le possibili evoluzioni.