La stragrande maggioranza dei device che noi tutti portiamo nelle tasche dei nostri pantaloni è mosso dal sistema operativo di casa Google Android, il piccolo robottino ha infatti negli anni conquistato un’utenza a dir poco mostruosa grazie ad un pool di funzionalità completo e sopratutto efficiente, cosa che ha portato le grandi marche a puntare su di lui.
Un passo fondamentale però di tutto questo contesto riguarda gli aggiornamenti, delle modifiche periodiche ricevute da parte dei vari device che implementano nuove funzionalità e richiedono ovviamente del tempo per essere finemente programmati, dal momento che spesso includono anche importanti patch di sicurezza che rendono il dispositivo immune ad exploit e attacchi hacking.
Proprio questo contesto è ben chiaro a HMD Global, la casa che sta dietro la produzione degli smartphone Nokia, la quale vanta il primato di aver aggiornato ben il 94% dei suoi device all’ultima versione di Android compatibile.
Basti pensare che HMD Gloabl ha aggiornato i suoi device per ben più 1.000 volte, con addirittura, come se non bastasse, in fase di progettazione una timeline riguardante l’approdo di Android 11, previsto per l’ultimo trimestre di quest’anno e che arriverà sui Nokia 8.5 5G e il Nokia 5.3, probabilmente i primi a vedere l’ultimo OS di Google.
“L’aggiornamento del sistema operativo di un device è un processo complesso che coinvolge una molteplicità di partner e di tecnologie”, Juho Sarvikas, Chief Product Officer di HMD Global, spiega. “Siamo estremamente orgogliosi del processo che abbiamo messo in atto per gli smartphone Nokia, garantire ai nostri clienti la possibilità di beneficiare delle ultime innovazioni Android prima della concorrenza in ogni fascia di prezzo continua ad essere la nostra priorità assoluta”.