In queste ore Hyundai Motor Co. ha deciso di avviare una campagna di richiamo volontaria per i modelli Kona Electric venduti nel mondo. Il potenziale rischio è legato alle batterie della vetture elettrica.
Secondo le prime informazioni disponibili, le batterie utilizzate sui veicoli potrebbe causare degli incendi. Per evitare tragiche conseguenze, Hyundai ha quindi si è deciso di intervenire in maniera diretta ed immediata. Il problema sembra essere riconducibile ad un difetto nella realizzazione delle batterie e delle celle ad alta tensione.
Al momento si contano in totale 13 casi di cortocircuito e relativo principio di incendio dal 2018. In totale saranno oggetto della campagna di richiamo oltre 77 mila Kona Electric. I lotti di riferimento saranno quelli prodotti da Hyundai nel periodo che va da settembre 2017 a marzo 2020.
Questo intervento segue il richiamo già avviato in Corea
sempre per lo stesso problema. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei giorni scorsi aveva disposto il controllo e l’attenta ispezione di circa 25 mila veicoli Kona Electric circolanti in madrepatria. Si tratta di un quarto di tutti i modelli presenti sul territorio.Oggi invece arriva l’ufficialità di un richiamo globale che coinvolgerà 11 mila veicoli in Nord America, 37 mila in Europa e altri 3 mila in giro per il mondo. Una volta in officina, le Kona Electric verranno attentamente controllate da Hyundai.
Tra i primi interventi è previsto un update del software relativo alle batterie ma anche la sostituzione dell’intero sistema in caso di necessità. Il fornitore delle batterie, LG Chem Ltd., conferma che lavorerà a stretto contatto con Hyundai Motor per analizzare i problemi delle Kona Electric.