L’emergenza Coronavirus sta continuando a sferzare senza sosta l’intero pianeta, con milioni di persone che risultando positive sono costrette all’isolamento sperando di risolvere il problema semplicemente con un quarantena evitando magari di finire in terapia intensiva e con gravi problemi di salute.
Il virus ha stravolto completamente la routine giornaliera di tutto il pianeta, portando a profonde variazioni nella vita di tutti noi, il tutto ovviamente legato alla sua diffusione a dir poco mostruosa che col tempo gli ha garantito la definizione di pandemia, ovvero un’epidemia a carattere globale.
La peggiore delle caratteristiche però, non è tanto la sua letalità, visto infatti l’alto tasso di asintomatici che presentano l’infezione ma appunto non i sintomi, bensì la sua infettività, elevatissima e alimentata da alcune particolarità intrinseche.
Ecco uno dei motivi che spiegano la sua infettività
I ricercatori ovviamente durante i vari mesi hanno analizzato in tutte le salse il Sars-Cov-2, confrontandolo anche con altri virus in modo da capirne meglio la natura, essi hanno notato che ad esempio, a differenza del virus dell’influenza, il coronavirus è in grado di resistere sulle superfici e in particolare sulla pelle umana per ben 9 ore, un dato importante in chiave prevenzione.
Il virus quindi risulta molto più infettivo tra persone, cosa che certamente contribuisce enormemente alla sua diffusione, soprattutto in quelle zone in cui i regimi igienici non sono elevatissimi.
Gli scienziati son giunti a questa scoperta superando i limiti etici, infatti sperimentare posando il virus sulla pelle delle persone non sarebbe stata una cosa accettabile, ecco dunque perchè hanno sfruttato delle piattaforme elaborate attraverso pelle prelevata a seguito di alcune autopsie.