Il MES, Meccanismo Europeo di Stabilita, nasce nel marzo 2011 grazie alle modifiche attuate al trattato di Lisbona. Il fondo ha il compito di emettere prestiti, con condizioni alquanto rigide, a quegli stati che non riescono più a garantire la tenuta economica del paese. I passaggi fondamentali per accedere al MES sono tre.
- La richiesta di Assistenza:Uno stato in difficoltà economica avanza richiesta per ottenere gli aiuti del fondo.
- La valutazione della Commisone UE: A questo punto la commissione europea e la BCE valutano il fabbisogno dello stato e se sussista la possibilità che la crisi possa estendersi a tutta l’Eurozona.
- La decisione: Alla fine delle valutazioni si stabilisce se concedere gli aiuti alla Nazione in difficoltà.
Il processo si svolge nel giro di 7 gironi e si conclude con la votazione dei membri della commissione Europea.
Il MES: com’è cambiato nel tempo
A partire dal 2017 però si è deciso di rivedere le condizioni di accesso al fondo salva stati. E fin dalla presentazione dei nuovi vincoli sono state tane le critiche mosse ai nuovi paletti. Secondo la bozza gli stati che potranno accedere al MES dovranno soddisfare alcune condizioni.
In primis non essere in procedura d’infrazione e vanare un deficit che sia inferiore al 3% negli ultimi due anni dal momento della richiesta. Inoltre il rapporto tra debito e PIL dovrà essere al di sotto del 60%. Questa riforma è però stata interrotta a causa della pandemia, con i fondi del MES dirottati in favore delle spese sanitarie degli Stati che vorranno accedervi.