Molti si chiedono cosa fanno gli italiani mentre sono alla guida: principalmente usano lo smartphone per controllare i social, leggere news o chattare su WhatsApp. Un’altra parte nello scegliere canzoni da ascoltare o addirittura guardare video. In generale questo accade quando siamo in macchina, ma capita anche mentre si guida una moto o una bicicletta. A fare ciò figurano in prima linea i giovani dai 16 ai 29 anni, poi gli adulti fra i 29 e 45 e, infine, gli over 45. Secondo il The Guardian, le aziende produttrici di smartphone hanno addirittura intenzione di creare un blocco alle app mentre si è alla guida.
È stato realizzato uno studio su un campione di 2.500 italiani dai 18 ai 65 anni sul perché ciò accade a livello psicologico
. Questo uso eccessivo del cellulare coinvolge varie fasce di età, sia uomini che donne da Nord a Sud. Ciò ha fatto scaturire un pensiero comune tra psicologi e sociologi, ossia che questa può essere classificata come una vera e propria patologia. Si tratta della sindrome “FOMO” fear of missing out, ossia la paura di rimanere al di fuori. Tale sindrome porta a controllare il cellulare ben 150 volte al giorno, una volta ogni sei minuti, proprio per evitare di rimanere “fuori” dal mondo dei social.Secondo i dati raccolti dalla Polizia Stradale, inviare messaggi aumenta di 8 volte il rischio di incorrere in incidenti stradali: richiede 4,6 secondi, un tempo fin troppo lungo. Inviarlo, invece, richiede 8 secondi, e ciò significa che si è completamente distratti. Ma cosa distrae esattamente tutti i guidatori? Principalmente WhatsApp (57%), poi viene Instagram (52%) e Facebook (47%).
La categoria che è maggiormente soggetta all’abuso di smartphone alla guida sono gli studenti con il 32% dei casi. Seguono i manager e i dipendenti per lavoro con il 18% e gli autisti e camionisti con il 13%.