Produrre delle auto difettose non rientra certamente negli obiettivi di un’impresa eppure, in alcuni casi, può accadere. La storia ci dimostra come nel corso del tempo dei veicoli abbiano subito delle problematiche così elevate fino ad arrivare al richiamo in fabbrica: i clienti? In alcuni casi sono stati aiutati dalle stesse case produttrici, mentre in altri si sono dovuti arrangiare.
Un caso che ha fatto molto scalpore in termini di auto difettose non può che essere quello di Renault. Con un vera e propria inchiesta avviata dal periodico QueChoisir, la casa produttrice è stata “denunciata” di non aver aiutato i suoi consumatori. Cosa è accaduto? Grazie all’esame di diverse auto è emerso che un difetto al motore 1.2 a benzina provocava un utilizzo dell’olio smisurato. Purtroppo, tale guasto è stato definito dalla Renault come un effetto dell’usura lasciando, di conseguenza, i consumatori a doversi preoccupare in autonomia di eventuali guasti.
I veicoli coinvolti in questo scandalo, inoltre, non appartenevano esclusivamente alla linea di prodotti della casa francese, ma anche ad altre marche che avevano utilizzato lo stesso motore. In particolare:
Caso diverso, invece, può essere attribuito alla Ford. A seguito di alcuni test, i ricercatori della casata americana si accorsero di un problema sulle batterie di alcuni veicoli, il quale avrebbe potuto portare persino ad un cortocircuito mettendo in pericolo gli automobilisti. Per tale motivo, poco tempo addietro, le gamme Mondeo, SMax e Galaxy sono state richiamate in fabbrica per poter ovviare l’imprevisto.
Infine, anche Toyota e Honda sono state recentemente occupate a provvedere a dei problemi inerenti al sistema di airbag nei loro veicoli. L’operazione avviata dalle casate automobilistiche orientali ha condotto al richiamo in fabbrica di circa 6 milioni di vetture relativamente facenti parte delle gamme: