Come già detto, esistono alcuni segnali che sollevano una certa preoccupazione nel partner. Di prima impressione balza all’occhio le classica notifica nascosta e l’uso sconsiderato della modalità silenziosa. Alcuni utenti usano l’escamotage delle “notifiche da braccio” per visualizzare il testo dei messaggi da smartband e smartwatch. Il telefono capovolto in presenza dell’amato o dell’amata è la chiave di volta che spesso conferma tutti i nostri timori.
Un abisso di segreti viaggia nelle chat WhatsApp sia di giorno che di notte. Tante le scuse accampate per le notti insonni passate al telefono a letto o spesso in bagno. La scritta “online” sotto al nome del contatto è un chiaro campanello di allarme che solleva parecchi interrogativi. Chiedere direttamente all’interessato produce spesso un cumulo di menzogne. Cosa fare, quindi, per venire a capo della questione?
C’è un solo modo per spiare WhatsApp senza chiedere al diretto interessato. Bisogna avere per le mani il telefono. Non c’è altro modo. L’utente può nascondere le chat in archivio o addirittura cancellarle rendendo vana la lettura diretta dei messaggi inviati e ricevuti. Ma c’è un’opzione che il compagno infedele non controlla. Stiamo parlando dello storico dati che si raggiunge da Impostazioni > Utilizzo spazio e dati > Utilizzo Archiviazione.
Grazie a questo percorso possiamo avere un prospetto degli utenti più attivi con il profilo. Accedendo al contatto specifico si ottengono una serie di informazioni numeriche preziose come:
Ovviamente il nostro bersaglio potrebbe conoscere questo sistema ed usare l’opzione “Libera Spazio” per tenersi fuori dalle chat scomode. In questo caso il nostro tentativo è vano e servono opportuni servizi ad hoc (spesso a pagamento) per smascherare le tresche su WhatsApp. Conoscevate questo metodo? Vi è stato di aiuto? Fatecelo sapere nei commenti.