La misura ha di sicuro un gusto agrodolce. Da un lato abbiamo il consistente aumento del rischio di ricevere una multa in una qualunque strada pubblica; d’altro canto questo comporta anche un notevole aumento della sicurezza stradale, specie nei pressi di luoghi nevralgici come asili e parchi giochi. Ma le preoccupazioni riguardano anche la gestione di questa nuova possibilità da parte dei comuni che potrebbero iniziare ad abusarne per ritoccare le entrate al rialzo.
Esiste comunque la possibilità di impugnare la multa fatta con l’autovelox in base ad alcune sentenze della Corte di Cassazione. A finché la multa sia valida è necessario che l’autovelox sia a norma, tarato e omologato. Le operazioni svolte sullo strumento vanno per di più indicate in modo chiaro e preciso; qualora fosse presente una semplice dicitura generica la multa potrebbe addirittura essere considerata priva di valore.
Un altro possibile motivo di contestazione è legato alla scorretta segnalazione dell’istallazione. Il codice della strada prevede infatti che la presenza di autovelox debba essere adeguatamente segnalata attraverso l’apposito segnale almeno con 80 metri di anticipo. In caso di assenza del segnale di avviso, la multa potrà essere impugnata separatamente successivamente al giudizio di opposizione alla sanzione.