Il termine precedentemente introdotto si inserisce in un contesto economico deleterio per piccoli e grandi risparmiatori. Mentre il Fisco sblocca le procedure di pignoramento attuando manovre più restrittive per il pagamento di tasse ed imposte avanza una situazione abbastanza disagevole per migliaia di famiglie che rischiano di perdere il capitale. Oltre all’inflazione ed al pressing fiscale c’è un nuovo motivo per preoccuparsi.
Il PIL nazionale si stima in contrazione dal 4 al 9% su base annua per un tasso di soddisfazione economica sceso come mai ai minimi storico per lo Stato. Gli italiani hanno la necessità di prendere adeguate contromisure per combattere la crisi dei capitali
. Innanzitutto occorre proteggere i propri investimenti diversificandoli ed assicurandosi di non incorrere nella famigerata patrimoniale da inflazione di cui abbiamo parlato nel dettaglio in questo post.Dobbiamo scegliere se puntare su bassi rendimenti a capitale sicuro oppure investire puntando all’azzardo dei rendimenti elevati senza garanzie. Parecchie persone stanno scegliendo di prestare soldi grazie ad un nuovo metodo che garantisce dal 4 al 10% di rendimento sulle somme concesse dal prestatore.
Poco conveniente è il conto deposito mentre resta in lizza come opzione migliore la carta dei buoni fruttiferi italiani sicuri al 100% sebbene offrano tassi di interesse relativamente contenuti. In tal caso il rischio di perdere il capitale è basso sebbene nulla vieti a Poste Italiane di non assolvere all’applicabilità degli interessi positivi maturati nel corso degli anni.
Bisogna scegliere con oculatezza per evitare di ritrovarsi con spiacevoli sorprese.