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5G e salute: la verità sulle nuove antenne Tim, Vodafone e WindTre

Sulla nuova tecnologia chiamata rete 5G se ne sono dette un po’ di tutti i tipi; cavalcando la paura delle diffusione del virus si sono diffuse tantissime teorie del complotto che vedono le antenne 5G al centro di un piano per controllare gli uomini liberi della terra di mezzo. Fortunatamente le antenne 5G non sono strumenti di morte ne macchine per il controllo della mente o per la diffusione del virus.

Per fare ancora più chiarezza però cerchiamo di capirci qualcosa di più sulle accuse rivolete a questa nuova tecnologia. Una delle tante accuse rivolte alla nuova rete riguarda le frequenze utilizzate; di solito 700 MHz, 3,7 GHz e 26 GHz. Se le prime due sono già utilizzate per le trasmissioni delle emittenti televisive e per il 4G. Per quanto riguarda le frequenze a 26 GHz invece, benché ancora non utilizzate, sono state soggette a numerosissimi studi sui possibili effetti.

5G e salute: dal campo elettromagnetico alle radiazioni

 

Pe quanto riguarda invece il campo elettromagnetico, a detta di qualcuno, dovremmo trovarci immersi in un mare di onde elettromagnetiche, anche a causa dell’alto numero di antenne. Tuttavia grazie alle tecnologia beam forming le frequenze del 5G verranno concentrate in un raggio che verrà indirizzato sul dispositivo che necessita del segnale; in questo modo verrà ridotta la dispersione e le interferenze.

Se invece si parla di radiazioni va specificato come le reti 5G emettano si delle radiazioni, ma queste radiazioni, essendo non ionizzanti, non costituiscano un pericolo per la salute. Tra le radiazioni non ionizzanti possiamo trovare ad esempio quelle del Wi-Fi e quelle delle trasmissioni televisive.

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Pubblicato da
Redazione