Non tutti dovranno cambiare decoder o TV ma una buona parte della popolazione del Bel Paese sarà chiamata ad effettuare una scelta. Per il momento diciamo che non sarà necessario munirsi di nuova antenna o cavo. Tutta l’infrastruttura portante resta la stessa con l’unica variabile rappresentata dal decoder DVB T2 che potrebbe dover essere cambiato per riuscire a sintonizzarsi sulla nuova frequenza. Il codec cambia passando da MPEG 2 ad HEVC per ottenere l’alta definizione dei canali.
Non è detto che la presenza di un display HD per il televisore significhi sicurezza assoluta di poter ricevere gli stream digitali del futuro. In tal caso occorre fare un semplice test gratuito
cui si accede sintonizzandosi ai canali 100 e 200 dell’attuale sistema di trasmissione. Il riscontro per la compatibilità di linea è immediato e determinante l’azione successiva che consiste nel lasciare tutto come si trova oppure nel cambiare apparecchiature a valle.In caso di esito negativo della prova dobbiamo scegliere se cambiare televisore (consigliato per modelli molto vecchi con diagonale contenuta e display SD) oppure solo il decoder. In questo caso la spesa per il componente singolo da collegare esternamente via SCART o HDMI si riduce a 0 Euro grazie al Bonus TV MISE che promuove incentivi da 25 a 50 Euro. Basta auto-dichiarare l’ISEE da presentare poi al negozio online o al commerciante di zona aderente che scaricherà la spesa offrendo il decoder Gratis.
In ogni caso bisogna effettuare l’update del Digitale Terrestre nei limiti del calendario che completerà l’iter di adeguamento entro il mese di Giugno 2022.