Le busta paga e gli stipendi degli italiani da alcuni mesi prevedono un incremento sul netto rispetto ai valori di inizio anno. Per milioni di lavoratori dipendenti, infatti, è entrato in vigore il nuovo bonus 100 euro.
L’agevolazione fiscale, prevista già prima dei sostegni relativi al Covid, è entrata in vigore a partire dallo scorso mese di luglio. La manovra di incremento per buste paga e stipendi si riallaccia al vecchio e famoso Bonus Renzi dal valore di 80 euro.
Il bonus 100 euro, così come il Bonus Renzi, non è altro che un’agevolazione sulle tasse IRPEF degli italiani. A pari di un corrispettivo lordo identico a spese delle aziende, i lavoratori avranno diritto ad una retribuzione netta più elevata. Sulla base dei calcoli degli addetti ai lavori, potranno accedere al nuovo bonus 100 euro, ben undici milioni di italiani.
Il diritto all’agevolazione sarà garantito in primo luogo per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito annuo percepito tra gli 8.174 ed i 26.600 euro. Questa platea è quella già prevsta per il Bonus Renzi. La novità della nuova agevolazione sta però in un allargamento dei beneficiari. Potranno accedere alla detrazione IRPEF anche i lavoratori con reddito tra i 26.600 euro ed i 28.000 euro.
Ulteriori benefici, inoltre, vi sono per gli italiani con reddito da lavoro da 28.000 e 40.000 euro. Sulla base di un modello a scalare, anche questa fascia di popolazione potrà avere un extra sul netto della busta paga, da un massimo di 80 euro ad un minimo di pochi euro.