Partiamo con la casa madre francese per la quale si contano oltre 400.000 auto con problemi inerenti la gestione del motore. Un pessimo assemblaggio meccanico causa la rottura del propulsore per il quale si conta una perdita di olio che manda in tilt il sistema di movimentazione dei mezzi. Ne sono coinvolte tante automobili tra quelle del brand principale e le sue succursali che troviamo incluse nel clamoroso elenco.
Il costruttore ha scaricato ogni responsabilità sul presunto automobilista disattento e poco inclina alla regolare manutenzione con tagliando. Il problema resta loro con nessun intervento tecnico incluso nei termini della garanzia.
L’ovale blu, invece, manifesta 300.000 veicoli difettosi in USA ed UE per un problema ai sensori batteria che per mancata segnalazione di guasto chimico potrebbero non segnalare un incendio
. La casa madre ha fatto sapere che i modelli coinvolti sono già stati richiamati in officina per la prevista manutenzione gratuita.
Le due nipponiche manifestano i medesimi guasti ma con circostanze diverse. Si parla degli airbag e del loro mancato intervento in caso di necessità. Causa interferenza elettrica e cattiva progettazione delle plastiche le sacche d’aria non si spiegano in caso di potenziale urto. Dal Giappone fanno sapere di essere disponibili per l’intervento di sostituzione a costo zero per questi autoveicoli:
Sempre in tema sicurezza si è parlato di Volvo che ha provveduto a segnalare il non corretto funzionamento delle cinture di sicurezza con richiamo formale ai clienti e riparazione gratuita in centro autorizzato e specializzato.
In ultimo si è parlato delle ibride tedesche che per 27.600 modelli contano un refuso tecnico all’impianto energetico delle batterie. Nello specifico gli esemplari segnalati risentono di un bug alla batteria che se completamente carica rischia di esplodere senza preavviso. Lo storico brand giallo-nero ha fornito notifica con richiamo in concessionaria per la dovuta ispezione. Ad esserne coinvolte sono le categorie: