Le indiscrezioni sul futuro di WhatsApp hanno spesso e volentieri ampia rilevanza sui principali organi d’informazione. La chat di messaggistica, d’altronde, è oramai parte integrante del nostro quotidiano (al pari dei principali social network). Capire come evolve il servizio è importate per capire come evolveranno al tempo stesso le future interazioni tra persone.
La maggior parte dei rumors inerenti a WhatsApp trova ampio riscontro tra i leakers più accreditati e gli addetti ai lavori. In un numero minore di circostanze, però, le voci non corrispondono affatto alla realtà. E’ questo il caso delle presunte indiscrezioni per i profili a pagamento.
Da mesi, stesso su WhatsApp, sono in circolazioni messaggi che lasciano pensare ad un ritorno alle origini per il servizio. Gli utenti della prima ora si ricorderanno senza dubbio le prime fasi della chat – prima del 2014 – quando ogni utente veniva chiamato al pagamento di una quota di abbonamento annua di pochi centesimi.
Il team di WhatsApp ha ribadito con fermezza che il ritorno ai pagamenti non è un’idea all’ordine del giorno per il servizio. Tutte le notizie che vanno contro questa indicazione degli sviluppatori devono essere bollate come vere e proprie fake news.
Le fake news che promuovono il ritorno ai pagamenti di WhatsApp inoltre sono potenzialmente pericolose per i lettori, dato che nascondono tentativi di phishing. I malintenzionati che diffondono questi messaggi indirizzano gli utenti a cliccare su un link per ulteriori informazioni. Per nessuna ragione si deve cliccare sul link ed inoltre p sempre bene eliminare seduta stante il messaggio per evitare problemi.