Avevamo parlato dei problemi Renault e Ford all’atto in cui si sono palesati i rischi dovuti ai problemi insorti per motori e batterie. Per il costruttore francese si era discusso circa l’avaria motore causata da una perdita di olio rilevata in alcuni motori del brand principali e di alcune note succursali multinazionali. Per gli americani, invece, la questione verteva sui sensori batteria e l’incapacità di segnalare eventuali perdite di acido dagli elettrodi e dalla scocca contenitore delle celle al piombo. In ogni caso si erano introdotte le seguenti liste:
Anche Honda e Toyota erano caduti al centro dello scandalo per gli airbag difettosi impossibilitati a fornire supporto in caso di urto a causa di errori di costruzione ed interferenze elettriche risolte con il richiamo gratuito in officina.
Oggi si parla di Volvo e BMW pronte a scartare migliaia di auto dalla lista delle vetture sicure. Nel primo caso si parla di cinture di sicurezza difettose mentre nel secondo di batterie pericolose quanto sottoposte a ricarica in certe condizioni, Nello specifico non dobbiamo ricaricare al massimo su questi modelli per non incorrere nel rischio di un catastrofico incendio con la società pronta a ritirare qualcosa come 27.600 auto problematiche.