In vista del rimborso emergono importanti novità per la truffa diamanti che a partire dallo scorso anno ha popolato i format giornalistici in radio, TV ed edicole. Le testate si sono cosparse di sdegno ed indignazione nei confronti di quelli che sono stati scoperti essere i principali artefici del raggiro mondiale che ha visto coinvolti risparmiatori di ogni ordine e grado.
Nel tanto discusso affare sporco sono rientrati personaggi pubblici del calibro di Vasco Rossi, Federica Panicucci e Simona Tagli oltre ai manipolatori scoperti tra le file di altisonanti società locali. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo all’interno del quale sono stati indicati i mandanti, gli ideatori ed il guadagno illecito derivato da una stima alterata del valore delle pietre preziose. Ecco le ultime informazioni aggiornate.
Truffa dei diamanti: ecco nomi e numeri della frode più clamorosa di sempre
Iscritti nel registro degli indagati sono Maurizio Sacchi, titolare della Dpi e Maurizio Faroni e Maurizio Zancarano di Banca Aletti: Detti personaggi sono considerati come le menti che stanno dietro alla truffa. Le società in bancarotta già dall’estate scorsa hanno truffato i clienti per un valore di 700 milioni di euro. Si calcola che gli investitori ingiustamente incoraggiati a partecipare all’affare siano decine di migliaia con attuali 280 vittime illustri individuate con certezza.
In numeri si è offerta una stima degli introiti illeciti per le 72 vertenze emesse a carico delle società in oggetto. Nel complesso si sono stimati oltre 165 milioni di euro per Dpi, poco più di 149 milioni per Idb, quasi 84 milioni per Banco Bpm, 32,67 milioni per Unicredit, 35,5 milioni per banca Mps e circa 11 milioni per Intesa San Paolo.
Lato giuridico le condanne sono state disposte per 7 persone e 7 enti tra cui 2 società e 5 istituti di credito. Nel frattempo le indagini sono ancora in corso per accertare eventuali altri responsabilità parallele di ulteriori co-protagonisti. Vi aggiorneremo per tempo su una situazione per la quale pare si stia intravedendo uno spiraglio di giustizia dopo mesi di sopralluoghi ed accertamenti fiscali.