Importante dietrofront del Governo in materia fiscale, all’alba della ripresa serrata e puntuale delle attività del Fisco. Con il nuovo decreto, di fatto, si garantisce ai cittadini un’ulteriore estensione del periodo di tolleranza fiscale che stava per scadere il 15 ottobre scorso.
La diminuzione in termini quantitativi e qualitativi delle attività e dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza sulle cartelle esattoriali, sui pignoramenti di conti e su qualsiasi altra azione intrapresa nei confronti di un cittadino risultato insolvente nel pagamento delle tasse, consentirà ai contribuenti di rimettersi pienamente in sesto (visti i positivi segnali di ripresa ottenuti nel terzo trimestre di quest’anno), prima di provvedere al pagamento delle somme arretrate.
Di fatto, si ha ora tempo fino a fine anno, precisamente al 31 dicembre, per regolarizzare la propria posizione senza incorrere nell’invio da parte del Fisco di solleciti e cartelle esattoriali.
Inizialmente, il cosiddetto periodo di “tolleranza fiscale” doveva andare a concludersi il 31 agosto scorso, come previsto dal decreto Rilancio.
Successivamente, il Governo è intervenuto per determinare un’estensione dell’arco di tempo in questione, prorogando il limite ultimo al 15 ottobre. Sembravano non esserci comunicazioni in merito, e i cittadini erano già pronti alla prospettiva della ripresa a pieno regime delle attività del Fisco, quando “a sorpresa” il Governo ha stabilito un ulteriore allungamento del periodo in questione, facendolo ora terminare in corrispondenza della fine di quest’anno, ossia il 31 dicembre.
Una mossa che consentirà ai contribuenti di riprendere fiato e rimettersi bene in sesto prima di corrispondere quanto dovuto alle autorità fiscali dello Stato.