Lo stress può essere la principale causa della “nebbia cerebrale”, anche detta “nebbia nel cervello”, nonché la difficoltà a concentrarsi in determinate situazioni. Purtroppo però le stesse problematiche possono essere causate dal Covid-19, il quale può portare addirittura ad alcune disfunzioni delle capacità cognitive.
Secondo uno studio condotto dalla Facoltà di Medicina dell’Università di Stanford i componenti di una famiglia (rispettivamente Diego e Natalia Ruspini, padre e figlia) hanno riscontrato alcuni sintomi quali problemi di concentrazione, multitasking e organizzazione nonostante i sintomi del virus fossero già stati guariti.
Come risaputo, il Covid-19 porta con sé anche sintomi quali la perdita del gusto e dell’olfatto, e secondo gli scienziati è tutto collegato. La Facoltà di Medicina dell’Università di Stanford
ha pensato bene di esaminare la salute di circa 200 pazienti guariti dal virus inclusi bambini, donne incinte, coppie e famiglie.I ricercatori hanno così scoperto che il virus può colpire gli astrociti nel cervello e causarne un’infiammazione. Ad ogni modo non è facile rilevare tali risultati: non lo si può scoprire nelle scansioni cerebrali, ma nei test cognitivi. Il disturbo che coinvolge il cervello non colpisce tutti, ognuno infatti ha sintomi e guarigioni differenti. Lo studio è stato ora esteso dai tre mesi originali a quattro anni.
Secondo un altro studio svolto dall’UCLA (Università della California di Los Angeles), il motivo per cui si ha tale sintomo potrebbe essere il PTSD, ossia il disturbo da stress post-traumatico. Questo effetto è stato già osservato in passato in focolai di coronavirus SARS e MERS.