A fine settembre di è tenuto il Battery Day ed Elon Musk a questo evento ha presentato le varie novità di Tesla, come la cella 4680 e la nuova Model S Plaid. Ciò che però saltò all’occhio ma non fu subito chiaro è stato la presenza di due rappresentanti di compagnie statunitensi che si occupano di estrazione del litio.
Tesla: litio per le batterie delle auto elettriche dal Nevada
Il litio, come molti sanno, rimane uno degli elementi fondamentali per realizzare le batterie e, dunque, è estremamente fondamentale quando si parla di costruire auto elettriche. Quello di cui i rappresentanti non erano a conoscenza però è che il litio si sarebbe estratto dalla terra del Nevada, diventando consequenzialmente un concorrente.
Elon Musk, tuttavia, ha dichiarato su Twitter che “non era intenzionale! Volevamo solo dimostrare che si potrebbe teoricamente convertire l’intera flotta di veicoli statunitensi in elettrici utilizzando solo il litio in Nevada, un singolo stato. Tesla effettuerà l’estrazione del litio solo se necessario. Abbiamo anche trovato un modo per estrarre il litio usando NaCl (sale da cucina)”.
Quanto accaduto è stato riportato dal Financial Times e, a quanto pare, spiega anche alcune manovre che ha intenzione di fare Musk per Tesla in futuro. La società avrebbe inoltre acquistato in Nevada un terreno da 40 chilometri quadrati e starebbe anche realizzando le strutture per la raffinazione. Tuttavia, per i permessi di estrazione potrebbero volerci degli anni.
Ciò che riporta il giornale è lo scetticismo di chi è nel settore con la mossa di Elon Musk che sarebbe più un esperimento che un vero e proprio intervento nel mercato dell’estrazione del litio. Un modo per far capire ai fornitori che se loro non soddisfano le sue esigenze, lui potrebbe fare tutto da solo.
Un’altra strada che sta seguendo forse è quella di dare una spinta all’industria mineraria spostando il baricentro dalla Cina agli Stati Uniti, considerando che la prima ha l’80% del mercato della produzione di batterie e componenti annesse.