Gli studi e le ricerche sul coronavirus non accennano a rallentare, anzi si può tranquillamente affermare che abbaino aumento la propria intensità. Uno dei principali punti analizzati è sicuramente l’alto livello di infettività che questo virus ha dimostrato di possedere. Proprio la sua grande capacità di diffusione rendono questo virus così pericoloso; pericolo che cresce specialmente se a questa caratteristica si aggiunge un un lungo periodo di incubazione asintomatica.
Un esempio della capacità infettiva del coronavirus è fornito da un studio condotto nella provincia di Lucca da un medico generale concentrandosi su di un gruppo di persone risusltate positive dopo una cena al ristornate. Delle 49 persone presenti, i partecipanti allo studio sono stati in tutto 47, 26 sono alla fine risultate positive.
Coronavirus: la diffusione della malattia nei locali pubblici
La sera in questione è quella del 21 febbraio 2020; nel comune di Capannori, provincia di Lucca, una sera al ristorante finisce per trasformarsi in uno dei primi focolai della zona. Ancora non erano state stabilite le norme contro la diffusione del virus ne si raccomandava il distanziamento sociale. Gli studi condotti sui presenti hanno evidenziato come l’indice R0 sia lievitato fino a raggiungere una cifra tra il 7 e l’8, contro il classico 3,8 tipo del coronavirus.
I motivi di questa impennata sono da individuare nelle caratteristiche del locale. Il ristornate in questione infatti è di piccole dimensioni e privo di aerazione. Se a questo si aggiunge l’assenza di mascherine e nessun tipo di distanziamento sociale ecco spiegata l’impennata dell’indice R0. Ancora una volta dunque è bene ricordare come sia fondamentale il rispetto delle norme per cercare di ridurre il più possibile la diffusione del coronavirus.