Il grafene è l’innovazione di cui si occupa BeDimensional, società start-up italiana.
Si tratta di un nuovo materiale composto da un semplice strato mono-atomico di atomi di carbonio disposti a geometria esagonale, il più sottile in natura, ha proprietà di resistenza meccanica elevata, proprietà eletto-conduttive e termo-conduttive superiori a quelle del rame.
Ha un rapporto tra superficie e peso molto elevato, è totalmente impermeabile, flessibile e può essere reso otticamente trasparente ed è biodegradabile.
BeDimensional nasce per produrre grafene e per farlo è già stato acquisito uno stabile nei pressi del quartiere generale di IIT a Morego in cui si installeranno anche i laboratori congiunti, la prima fase sarà completata ad aprile quando inizierà la produzione, mentre la seconda fase che porterà la produzione a 35 tonnellate l’anno sarà completata tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.
Pellegrini: “Il grafene è materiale fatto di un semplice strato monoatomico di atomi di carbonio disposti a geometria esagonale, è quindi spesso quanto un atomo e nulla in natura è altrettanto sottile; è un materiale bidimensionale quindi, è un foglio di un libro fatto di migliaia di fogli di grafite, quindi l’innovazione è l’estrazione dello strato di grafene dalla grafite.
Il grafene ha proprietà di resistenza meccanica elevata, 100 volte più dell’acciaio perché gli atomi sono legati tra loro da legami chimici molto forti; ha proprietà eletto-conduttive e termo-conduttive superiori a quelle del rame. Ha un rapporto tra superficie e peso molto elevato, si pensi che un foglio di grafene del peso di un grammo compre una superficie pari alla metà di un campo da calcio. È inoltre totalmente impermeabile, flessibile e può essere reso otticamente trasparente ed è biodegradabile”.
Vittorio Pellegrini spiega anche come il grafene può migliorare il mondo: “si possono fare nuovi compositi super resistenti, leggeri e flessibili, che sono anche ignifughi, possiamo usarlo per la coibentazione termica, per superfici ad alta capacità conduttiva come per esempio per il fotovoltaico, possiamo fare batterie più efficaci e potenti, vernici, modulatori ottici per comunicazione dati, display. Le applicazioni sono moltissime e la parte difficile è la produzione del materiale in grande quantità”.