Finalmente Realme ha rivelato nella presentazione ufficiale i nuovi dispositivi che andranno ad occupare la fascia media del mercato. Una mossa commerciale che arriva dopo pochi mesi dall’uscita dei modelli precedenti, rispetto ai quali riprendono parte del design e una scheda tecnica leggermente aggiornata. Il Realme 7 Pro, con un prezzo di 289,90€ in offerta per il Prime Day, si posiziona in una fascia di prezzo in cui la competizione la fa da padrona. Riuscirà questo telefono a convincermi sotto ogni aspetto? Scopriamolo insieme nella recensione approfondita.
La scatola che contiene lo smartphone è estremamente appariscente. Un misto di semplicità e colpo d’occhio che incuriosisce al primo sguardo. Un giallo molto caldo e pieno avvolge la confezione, con il nome del prodotto impresso sulla parte frontale. Una volta aperto, troviamo un packaging molto curato, e prima di arrivare al telefono, c’è una piccola scatolina con i soliti foglietti per la garanzia e la sicurezza di utilizzo, assieme alla cover in silicone. Si tratta di un elemento che non tutti forniscono, ma che risulta fondamentale per ogni utente. La sua fattura è molto curata, con il logo Realme sul lato destro e i pulsanti leggermente zigrinati, per un buon feeling e un’ottima presa. Finalmente, troviamo il telefono, avvolto nella solita pellicola promozionale, la quale, una volta scartata, rivela anche la presenza di una protezione per lo schermo. Questa volta il feeling non è il massimo: a mancare è la sensazione di scorrevolezza dello schermo vero e proprio. Ma per i più sensibili, è pur sempre possibile toglierla e installare un vetro temperato acquistato a parte. Scavando sul fondo della scatola, troviamo il caricatore, decisamente sovradimensionato rispetto a quelli a cui siamo abituati (parleremo in seguito di questo aspetto) e un cavo molto lungo per la ricarica, assolutamente necessario per usufruire della ricarica rapida ufficiale.
Questo Realme 7 Pro presenta delle caratteristiche davvero interessanti per la fascia di prezzo, accanto però a delle scelte decisamente discutibili sotto alcuni aspetti.
Tenendo in mano il Realme 7 Pro possiamo constatare facilmente la sua leggerezza (appena 182g) e il suo spessore ridotto. Il display occupa 82,7% della parte frontale del dispositivo, per un buon rapporto tra dimensione del display e dimensione dello smartphone. Il foro per la fotocamera ha una dimensione estremamente ridotta. Se state passando da un telefono a tutto schermo a questo, lo noterete solo i primi minuti, per poi passare in secondo piano e dimenticarvene. Non è affatto invasivo, e sicuramente è esteticamente più piacevole del notch.
I lati del telefono e la scocca posteriore sono realizzati in una plastica di ottima qualità con una finitura opaca ben realizzata. Il modello in nostro possesso è di colore blu, con una striscia lucida sulla destra che a mio avviso crea un bel contrasto, un po’ anonimo, ma sicuramente elegante. Un grosso problema è rappresentato dal modulo delle 4 fotocamere. Sporge più di un millimetro rispetto alla scocca posteriore, creando uno squilibrio nelle geometrie dello smartphone. Inoltre, i suoi bordi sono abbastanza netti, e (forse) facilmente soggetti a scheggiatura. Sicuramente se vi trovate ad utilizzare spesso il telefono poggiato su una superficie piana l’effetto dondolo vi darà molto fastidio, effetto che non scompare neanche con la cover fornita in dotazione.
Sul lato destro del dispositivo troverete il tasto di blocco e sblocco del display, mentre su quello sinistro i due tasti del bilanciere del volume. Una scelta sicuramente particolare, che si rimette alle preferenze di ogni singolo utente. personalmente sono abituato ad avere tutti i tasti su un solo lato dello smartphone, e spesso mi trovo a cercare invano i tasti del volume sopra a quello dello sblocco. Magari ci farò l’abitudine, o magari no, ma non è una scelta che apprezzo particolarmente.
Sul lato display Realme sembra aver avuto le idee abbastanza confuse. Un dispositivo di questo tipo, legato in ogni caso al mondo del gaming, è stato dotato di un display Super Amoled molto performante (in alto a sinistra è presente il buco per la fotocamera), ma che supporta solo i 60hz di refresh rate. Una scelta decisamente discutibile, non tanto per gli standard sempre più elevati di questo fine 2020, ma proprio perché il fratello minore di questo Realme 7 Pro è dotato di un display con 90hz di refresh rate. Come dicevo, una scelta decisamente discutibile, che avrebbe potuto tranquillamente rendere questo dispositivo un best buy del settore per diverso tempo. Per il resto delle operazioni i colori sono risultati abbastanza equilibrati e brillanti, anche se non proprio ai livelli di altri produttori. Ne approfitto per parlare anche dello sblocco con l’impronta digitale posizionato sotto al display. Da un punto di vista personale, avrei preferito una posizione più elevata del punto di sblocco, più vicina al centro del display. In questo modo, essendo posizionato nella parte inferiore, vicino al bordo, risulta quasi scomodo da attivare. Nulla da dire sul funzionamento: sono stato riconosciuto istantaneamente il 90% delle volte. Peccato per la funzione Always-on display, presente, ma limitata alla colorazione in grigio, con delle icone di notifica fin troppo piccole da distinguere al volo mentre si è per strada.
Una batteria di appena 4500mAh vi potrà sembrare sottodimensionata per un dispositivo di questo tipo, ma vi assicuro che non è così. La batteria è in assoluto il punto forte di questo smartphone, che rappresenta una novità assoluta nella fascia media del mercato. Il Realme 7 Pro supporta appieno la ricarica super veloce a 65W. Chi di voi non l’ha mai provata potrebbe rimanere veramente scioccato. Accorgersi all’ultimo momento di dover uscire di casa e avere il telefono scarico non potrebbe essere più soddisfacente
. Dimenticatevi le lunghe attese di diverse ore per ricaricare il telefono da 0 a 100%. Questo smartphone vi garantirà all’incirca un 10% di ricarica ogni 3 minuti, per una ricarica completa in appena poco più di mezz’ora. Una soluzione incredibile, che potrebbe presto rivoluzionare il mondo delle batterie e di tutto ciò che è collegato al loro utilizzo. A questo punto non importa avere una batteria da 4500mAh, che nonostante tutto regge benissimo una giornata di utilizzo molto intensa. Basterà trovare una presa per qualche minuto per garantirsi altre ore di visione delle vostre serie tv preferite o di gioco prima di tornare a casa.Nonostante tutto, con diverse mail in push, Telegram, Whatsapp, i soliti social, un po’ di svago con Need for Speed e Call of Duty, mi hanno garantito una giornata abbondante di utilizzo, con una prestazione oserei dire nella norma per gli smartphone moderni. Orientativamente la visione di un video di 30 minuti su YouTube su rete Wi-fi con luminosità al massimo e volume al massimo consuma il 3-4% di batteria circa (giusto per darvi un’idea sullo streaming video, molto usato di questi tempi).
Nonostante tutti i punti positivi, anche in questo caso va evidenziato un aspetto negativo. Per usufruire della ricarica rapida a 65w, non solo occorre utilizzare il caricabatterie ufficiale (come dicevo in precedenza, decisamente sovradimensionato), ma anche il cavo fornito nella confezione. Ho avuto modo di provare il caricabatterie con un altro cavo USB C di alta qualità e la ricarica procedeva abbastanza lentamente, come su qualsiasi altro dispositivo con una ricarica a 18 o 30w.
L’anima pulsante di questo Realme 7 Pro è uno Snapdragon 720G. Senza dubbio un processore decisamente famoso e molto diffuso sui dispositivi di fascia media. Una scelta che però farà storcere il naso ai gamer più appassionati. Sebbene svolga al meglio tutte le normali operazioni di routine, restituendoci un’esperienza fluida e appagante, in gaming risulta forse un po’ penalizzante. Sia chiaro, i giochi girano tranquillamente (ho provato Call of Duty e Need For Speed tra quelli più pesanti disponibili gratuitamente), ma non sono esenti da lag. Nulla di estremamente deleterio per l’esperienza di gioco, ma forse questo 720G comincia ad essere leggermente sottodimensionato con gli ultimi aggiornamenti grafici.
Sul lato software troviamo la UI 1.0 Color OS che funziona abbastanza bene. Da un punto di vista prettamente estetico è abbastanza piacevole, anche se alcuni tratti sono molto meno material rispetto alla concorrenza. Molto interessante anche la funzionalità che permette di accedere tramite swipe dal lato (durante la visione di video o durante il gaming) alle funzionalità più usate. Belle anche le notifiche in game che scorrono come dei sottotitoli senza disturbarci eccessivamente. Anche gli sfondi animati sono molto piacevoli, soprattutto sul display Super Amoled fornito da Realme.
Purtroppo il processore è il vecchio 720G, che non integra un modulo 5G, che in molti avrebbero preferito. Sul fronte connettività troviamo un modulo Wi-fi dual band che funziona molto bene e si connette istantaneamente, Bluetooth 5.1 e connessione USB C 2.0. Ottimo anche l’hotspot, provato sul campo, che funziona molto bene.
Il Realme 7 Pro continua ad alimentare il trend attuale delle 4 fotocamere posteriori: viene fornito con un modulo composto da una fotocamera posteriore da 64MP f/1.8 da 26mm, una fotocamera ultra wide da 8MP f/2.3 da 16mm, una macro da 2MP f/2.4 e una fotocamera per lo sfocato da 2MP f/2.4. Come sempre molto interessanti le specifiche, ma come si comportano sul campo? La fotocamera da 64MP è molto risoluta e restituisce delle fotografie molto equilibrate nei contrasti e nei colori. L’unico inconveniente, come nella maggior parte delle fotocamere attuali, è relativo alle sue problematiche in condizioni di luce difficile. Il rumore digitale è visibile fin da subito, anche in situazioni di penombra, mentre di notte è abbastanza evidente. Con l’attivazione della modalità notte la situazione cambia drasticamente: si riescono ad ottenere degli scatti veramente molto ben realizzati e perfettamente usabili. La fotocamera macro da 2MP come sempre è solo di bellezza: conviene in ogni caso fare una foto in modalità 64MP e cropparla: i risultati sono pressoché simili, ma almeno avrete una foto decente di partenza. Sul lato bokeh il lavoro di ottimizzazione è buono, con un effetto naturale che può essere modificato anche in seguito, e che restituisce uno scatto piacevole. La fotocamera ultrawide vi permetterà di fare delle foto con un grandangolo dalla risoluzione minore, ma molto ben definito, persino sui bordi. L’effetto di distorsione è ottimizzato al massimo, ma anche in questo caso i problemi di rumore digitale e grana si fanno sentire. Sulla parte frontale troviamo una 32 MP f/2.5 da 24mm: i vostri selfie saranno di qualità, soprattutto grazie alla funzionalità di bokeh digitale che ho apprezzato molto. Resiste molto bene anche nelle situazione più difficili di controluce, con un’esposizione sempre corretto e una messa a fuoco impeccabile. Vi lascio allo slider con alcune foto per darvi un’idea della sua qualità reale.
Sul fronte video la situazione è questa: le fotocamere posteriore registrano in 4K a 30fps, oppure in FHD a 30/60 fps; quella anteriore solo in FHD a 30 fps. I video ottenuti sono perfettamente godibili dagli utenti, grazie anche al gyro-EIS, che stabilizza l’immagine durante la ripresa. Come sempre il problema principale è quello del rumore digitale, ancora più visibile nei video. Nessun problema nella messa a fuoco automatica o sull’esposizione, sempre pronte e reattive.
Come ho detto in apertura il mercato della fascia media è veramente un campo minato. Basta un passo falso per ritrovarsi con un telefono sottotono che non riuscirà a reggere la concorrenza. Questo Realme si posiziona in una fascia molto particolare, con un processore per il gaming che fa sperare, ma che delude un po’. Soprattutto la mancanza di un refresh rate più elevato ne sminuisce ancora di più il valore. Tuttavia, una batteria dalla tecnologia incredibile, un audio perfetto e uno schermo Super Amoled vi consentiranno di godere appieno delle sue funzionalità. Ad un prezzo di lancio per il Prime Day di 289,99€ (319,90 dopo il Prime Day) secondo me potrebbe essere un dispositivo da provare, soprattutto se non state nella pelle per provare la ricarica rapida a 65W. Ma molto probabilmente con il tempo il suo prezzo scenderà leggermente per allinearsi alle richieste del mercato.