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Telegram: ancora deep fake. Ecco cosa dice il garante della privacy

I guai pere Telegram sembrano non finire mai, questa volta a finire sotto accusa uno dei tanti bot messi a disposizione dall’applicazione. Nello specifico questo bot permette di modificare immagini con la tecnologia del deep fake. Il deep fake è la tecnica che permette di sovrapporre il volto di una persona al corpo di un’altra, senza che sia riconoscibile la manomissione.

Questo è possibile grazie all’applicazione delle recenti scoperte e dei nuovi algoritmi che hanno snellito e facilitato un’operazione che in realtà era nota già dalla fine degli anni ’90. La pratica di per se non si può considerare illegale; tuttavia molto spesso la si utilizza per sovrapporre il volto di una donna a delle immagini di nudo; per di più spesso queste immagini modificate vengono utilizzate, oltre che per degli ovvi scopi personali, anche per ricattare le vittime

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Telegram: il rapporto di Sensity e lo sguarda del garante della privacy

 

Proprio in merito a questo boom di immagini modificate è partita un’analisi di Sensity, società di ricerca di deep fake, i risultatiti sono davvero incredibili; sarebbero oltre 100 mila le donne ad essere state vittima di questa pratica. Inoltre sembrerebbe che in molte siano palesemente minorenni.

Proprio per questo è intervenuto il garante della privacy che per ora si è limitato a chiedere informazioni in merito alle norme di sicurezza sui dati degli utenti Telegram. Non è però impossibile che in un prossimo futuro il garante si muova contro telegram per cercare di arginare questo fenomeno e difendere la privacy di migliaia e migliaia di donne.

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Pubblicato da
Redazione