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Truffa dei contatori, modificati gli importi delle bollette Enel e Acea

Una maxi retata nella scorsa estate nella capitale ha condotto solo da poco all’arresto di un gruppo di contribuenti, colti a manomettere i contatori per abbassare l’importo delle bollette.

Ad essere interessati, sono stati i servizi delle due società di fornitura elettrica Enel e Acea, i cui clienti hanno trovato un escamotage per poter modificare le cifre del contatore relative ai consumi per poter pagare meno.

L’iniziativa truffaldina, però, non sarebbe andata a buon fine senza la complicità di ingegneri ed esperti, talvolta proprio operatori delle stesse società, che conoscevano il metodo con cui diveniva possibile modificare gli importi del contatore. Uno degli stratagemmi impiegati consisteva nell’utilizzare un magnete di grosse dimensioni, da apporre sopra al contatore, per rallentare l’aggiornamento degli importi.

Truffe ad Enel e Acea: arrestati i responsabili dopo la maxi retata a Roma

La situazione era diventata di proporzioni gigantesche quando i Carabinieri e la Guardia di Finanza

sono intervenuti, prendendo atto della truffa in corso e individuando i responsabili.

Non solo utenze private ad essere manomesse: alcuni commercianti avevano infatti collegato l’impianto elettrico della propria attività direttamente alle centraline, così da eludere totalmente l’attivazione di un’utenza a proprio carico.

Gli esperti e gli ingegneri ricevevano un lauto pagamento per poter far funzionare la truffa. In questo modo, ci si assicurava che tutto procedesse nella norma e che il raggiro potesse non essere scoperto.

Dal momento che in manette è finito un nutrito gruppo di operatori e clienti, si presume possano esserci altri soggetti che hanno preso parte al raggiro, non ancora individuati. Se pertanto doveste trovare traccia di manomissione al contatore dell’energia elettrica o del gas (placche di metallo, punzonatrici o altri mezzi per riuscire nello scopo), è opportuno vi rivolgiate immediatamente alle autorità competenti.

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Pubblicato da
Monica Palmisano