Ognuno di noi quando si nomina la nota azienda Coca-Cola pensa immediatamente alla famosa bevanda fresca e dolce dal tipico colore marrone/nero. In realtà però The Coca-Cola Company è una delle più grandi aziende produttrici e distributrici di bevande analcoliche e concentrati di sciroppi a livello mondiale. Pertanto la loro selezione di prodotti è varia, ma non tutti sono ugualmente redditizi. Molti di questi non vengono nemmeno ricordati. Sebbene l’azienda sia riconosciuta nel mondo per la sua vasta selezione, anche questa ha subito il colpo del Coronavirus. Il virus pandemico infatti ha causato gravi danni in ogni settore, compreso quello della ristorazione.
Il noto marchio, per far fronte alla situazione difficile, ha deciso di puntare sui prodotti più competitivi e con “maggiori potenzialità di crescita” e di lasciarsi alle spalle quelli con “basse performance”.
“Abbiamo il coraggio di pensare in modo diverso ai nostri marchi per accelerare la nostra trasformazione in un’azienda di bevande totale. Non si tratta di limitarci a un numero specifico di offerte di prodotti con i nostri marchi. L’obiettivo è generare impatto e crescita”,
ha dichiarato Cath Coetzer, presidente delle operazioni di innovazione e marketing della multinazionale in un comunicato.L’azienda ad oggi ci tiene a precisare che essa aveva intenzione di effettuare tale manovra ancora prima che arrivasse il Coronavirus, ma i responsabili hanno definitivamente scelto di rispondere in questo modo ai ripetuti problemi di fornitura e alle variazioni della domanda.
Le bevande che lasceranno il mercato, sono Tab (la prima bibita dietetica prodotta da Coca-Cola), acqua di cocco ZICO, Coca-Cola Life, Diet Coke Feisty Cherry, succhi e frullati Odwalla e le bevande Northern Neck Ginger Ale e Delaware Punch. Fuori gioco anche i prodotti esteri Vegitabeta (Giappone) e Kuat (Brasile).