Il primo ministro ritiene che non si debba ogni volta aspettare la goccia che fa traboccare il vaso per prendere decisioni così importanti. Khan sottolinea che bandire l’islamofobia anche e soprattutto sui social è comunque una parte fondamentale nella società di oggi. Diventa cruciale evitare che sentimenti così sbagliati si diffondano a macchia d’olio.
Sotto la pressione dei governi di tutto il mondo che chiedono un’azione per impedire che i social network diventino un mezzo per diffondere odio e disinformazione, Facebook ha intrapreso una serie di misure negli ultimi tempi. All’inizio di questo mese, la piattaforma ha vietato la pubblicazione di qualsiasi contenuto che neghi o distorca l’Olocausto. Un passo che è stato accolto con favore da molti. Ad agosto, la piattaforma utilizzata da oltre 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo ha vietato l’incitamento all’odio sulle persone di colore o gli stereotipi sugli ebrei che controllano il mondo.
Nella sua lettera a Zuckerberg domenica sera, il primo ministro pakistano ha richiamato l’attenzione sulla “crescente islamofobia che incoraggia l’odio, l’estremismo e la violenza in tutto il mondo”, specialmente attraverso le piattaforme social come Facebook. “Apprezzo che tu abbia compiuto il passo per vietare giustamente qualsiasi messaggio che critichi o metta in discussione l’Olocausto. Tuttavia, oggi assistiamo ad una situazione simile contro i musulmani in diverse parti del mondo”, dichiara Khan.
I musulmani spesso non hanno diritti di cittadinanza e libertà di vestirsi e pregare come preferiscono. Citando come esempio la vicina India e la Francia, ha affermato che in India, leggi e misure anti-musulmane come “CAA e NRC, nonché uccisioni mirate di musulmani e incolpare i musulmani per il coronavirus riflettono l’abominevole fenomeno dell’islamofobia”.
In risposta all’appello di Khan, un portavoce di Facebook ha affermato che la società era contraria a tutte le forme di odio e che non consente attacchi basati su razza, etnia, origini o religione. “Rimuoveremo questo clima d’odio“, dichiara il portavoce in una nota.