cartelle esattoriali

Negli ultimi mesi il popolo italiano ha attraversato un periodo di relativa pace dal punto di vista fiscale, il Governo infatti, vedendo i cittadini stremati dall’emergenza Coronavirus, ha decisi di ristorarli con manovre di aiuto e con il blocco del pagamento delle tasse, una sorta di moratoria globale necessaria per non far finire tutti in mezzo una strada.

Ora però la moratoria è giunta al suo termine, l’aria non sembra buona, infatti le cartelle esattoriali non vedranno un ulteriore rinvio, infatti esse saranno notificate ai contribuenti come succedeva prima della pandemia, un dato preoccupante vista l’economia che stenta a ripartire e la seconda ondata di contagi incalzante.

In molti ora si stanno chiedendo cosa accadrà in caso di mancato pagamento regolare.

Che cosa ci aspetta ?

Per ciò che concerne i metodi di riscossione non noteremo sostanziali differenze, infatti le cartelle verranno inviate in modo normale e in caso di mancato pagamento, si procederà al prelievo forzoso in conto corrente, ovviamente previo atto di notifica e solo se veramente necessario, ecco le cindizioni:

  • Al debitore dovrà essere inviato un atto di notifica che darà una finestra di 60 giorni per il pagamento normale di quanto dovuto.
  • Attendere il passaggio dei 60 giorni e nel caso in cui il debitore non abbia saldato il dovuto, contattarlo per verificare se intende procedere o meno dandogli due opzioni:
    1) Pagare quanto dovuto in un unica soluzione.
    2) Procedere con un saldo a rate.
  • In caso di riscontri negativi, procedere con il prelievo forzoso in conto.

Ci teniamo a sottolineare che l’Agenzia delle Entrate può ora procedere in tal direzione anche senza l’approvazione di un giudice, un dettaglio da non sottovalutare.

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