IPTV: GdF blocca 58 siti e canali Telegram, ecco cosa rischiano gli utenti

Le organizzazioni che vendono abbonamenti IPTV sono ad oggi le principali ricercate da parte delle forze dell’ordine in Italia.tantissimi utenti infatti sottoscrivono soluzioni del genere per pagare di meno ed avere tutto, non sapendo però che la Guardia di Finanza potrebbe beccarli da un momento all’altro. Secondo quanto riportato proprio durante le ultime settimane ben 58 siti sarebbero stati oscurati insieme a 18 canali Telegram chiusi in definitiva.

Per evitare qualsiasi tracciamento e per non incorrere in problemi seri, il consiglio di alcuni utenti è quello di utilizzare una VPN. Surfshark ad esempio permette soluzioni molto interessanti e soprattutto con un costo molto economico.

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IPTV: i rischi con la legge sono altissimi e a dimostrarlo sono gli ultimi casi

Proprio durante l’ultima retata alla Guardia di Finanza è riuscita a beccare alcuni degli organizzatori di diverse piattaforme molto note. Questi saranno sanzionati con multe fino a 23.000 € e con un periodo di reclusione fino a tre anni.

“L’illecita attività – dichiara la Guardia di finanza in un comunicato ufficiale – fa riferimento alla moderna metodologia di distribuzione di vari contenuti multimediali, la cosiddetta Iptv (Internet Protocol Television), attraverso cui i “pirati del web” acquisiscono e ricodificano tutti i palinsesti televisivi delle maggiori piattaforme a pagamento per poi distribuirli sulla rete internet, sotto forma di un flusso di dati ricevibile, dagli utenti fruitori, con la sottoscrizione di un abbonamento illecito ed un semplice PC, tablet, smartphone o decoder connesso alla rete”.

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