L’applicazione per il contact tracing sviluppata dal Governo, ovviamente parliamo di Immuni, è stata lanciata ormai diversi mesi fa; tuttavia alcuni aspetti della catena di intervento una volta arrivata la segnalazione di positività sono ancora da migliorare; tra queste sicuramente la risposta delle ASL.
Per cercare di migliorare il sistema di interventi, nel recente decreto Ristori, si può individuare l’istituzione di un call center nazionale. Ci si potrà rivolgere al call center per avere delucidazioni in merito ai comportamenti da tenere in caso di contatti con un positivo. Non è ancora chiara la data do avvio dell’attività; tuttavia si è già stabilita un investimento di circa un milione di euro per il solo 2020, soldi necessari per la strutturazione del servizio.
Immuni: aumentano le segnalazioni sull’App di contact tracing
Nel frattempo si segnala un notevole balzo in avanti delle segnalazioni di contatti con persone positive avvenute attraverso Immuni. Stando ai dati il 27 ottobre sono state ben 5’195 le segnalazioni avvenute attraverso Immuni di cui 140 risultati positivi. Il numero di download dell’applicazione invece continua ad aumentare, anche se lentamente, arrivando a sfiorare quota 10 milioni.
Nel frattempo però ad intervenire è il Codacons. L’associazioni infatti ha diramato un comunicato per sottolineare alcuni aspetti salienti di Immuni; in primis la difficoltà nel ricevere il codice identificativo e soprattutto l’incompatibilità del servizio con alcuni modelli di smartphone. Un problema, quello della compatibilità, già noto da tempo, dovuto principalmente dalla necessità di alcune caratteristiche tecniche non presenti nei vecchi modelli; adesso la parola passa al Governo che dovrà quanto prima risolvere queste criticità.